8 SECOLI DI MISERICORDIA
Le prime tracce documentali risalgono alla fondazione della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, fondata nel 1244, che è attiva ancora oggi. Altra documentazione storica antica riguarda quelle di Siena (1250), Pontremoli (1262), Rifredi nata nel 1280, Volterra (1290), Pisa (1330), Sansepolcro, documentata dal 1338, Lari (PI), nata nel 1346, quella di Pistoia nata nel 1492, quella di Pescia (PT) nata nel 1510, quella di Casale Monferrato (1527) in Piemonte, quella di Campi Bisenzio nata nel 1546, quella di Prato, nata nel 1588, e quella di Livorno (del 1595).
L'Unione Federativa delle Misericordie viene fondata a Pisa il 21 Novembre 1899 con la delibera e l'approvazione dello Statuto.
La costituzione della Commissione per la stesura dello Statuto è l'atto conclusivo dei lavori del Congresso tenutosi a Pistoia il 24 e 25 settembre precedente (1899), nel corso dei quali, per la prima volta nella storia, le Misericordie si riuniscono per discutere congiuntamente della loro esperienza e tracciare un cammino comune.
L'iniziativa della convocazione di un Congresso viene assunta dalla Misericordia di Pistoia che inizialmente intendeva celebrarlo in occasione dei festeggiamenti per il proprio IV centenario (1500-1900), ma motivi di opportunità generale ne consigliarono l'anticipazione:
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lo svolgimento del Congresso si rivelò subito problematico;
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la Commissione, insediata il 14 gennaio 1899 per organizzare l'incontro nazionale ebbe difficoltà a individuare tutte le Confraternite esistenti come risulta dall'atto di costituzione della stessa Commissione.
Per secoli erano mancati i contatti e ciascuna associazione aveva avuto una evoluzione autonoma che si era misurata solo con la sua realtà locale. Adesso, invece, la Commissione avrebbe dovuto ricercare e contattare le Misericordie disperse sul territorio e ricondurle in un luogo comune dove avrebbero potuto scoprirsi sorelle, nonostante la lontananza dei secoli.
Il compito apparve difficile e la Commissione riuscì ad assolverlo almeno in parte grazie alla collaborazione assicurata da alcune diocesi. Al termine di questa indagine vennero individuate 77 Misericordie a cui la Commissione inviò la Circolare di invito. Risposero all'appello soltanto 45 di esse (di cui 9 soltanto per lettera).
Le riunioni del 24 e 25 settembre videro la partecipazione attiva di sole 36 Misericordie di cui 7 rappresentate per delega. Fra i presenti vi erano i rappresentanti dei grandi sodalizi delle città capoluogo della Toscana, ma anche rappresentati delle piccole associazioni dell'estrema periferia.
È significativo il contributo al dibattito offerto proprio da queste piccole Associazioni, così come emerge dai Verbali del Congresso, dimostrando una vitalità e una attenzione all'evolversi dei tempi davvero sorprendente.
I lavori congressuali, che terminarono il 25 settembre, confermarono il Conte Cesare Sardi, rappresentante della Misericordia di Lucca e della Misericordia di Borgo a Mozzano, quale primo Presidente delle Misericordie. Il Discorso conclusivo tenuto dal Conte Sardi tracciò la fisionomia della neocostituita Federazione e del nascente Movimento.
Le Confraternite, sin dalle origini, hanno avuto carattere popolare e oltre al soccorso provvedevano anche a fornire alloggio ai pellegrini. Ad oggi, le Confraternite, ormai note generalmente come Misericordie, costituiscono una delle principali componenti del servizio di ambulanze in convenzione con il Servizio 118 - Emergenza sanitaria (oggi 112)e sono attive nella fornitura di servizi socio-sanitari (ambulatori, trasporti, assistenza disabili, residenze sanitarie assistite) e nelle attività di onoranze funebri. Moltiplicatesi nel corso dei secoli, dapprima in Toscana, zona d'origine, e poi, nel secolo scorso, in quasi tutto il territorio italiano, dal 1899 sono guidate dalla Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ente morale (ai sensi del D.M. 12 ottobre 1992 pubblicato sulla G.U.R.I. del 29 gennaio 1993 Serie generale n° 23), con sede in Firenze, dapprima in piazza San Giovanni, in seguito in via dello Steccuto. La Confederazione riunisce oggi oltre 700 Confraternite, alle quali aderiscono circa 670.000 iscritti, dei quali oltre centomila sono impegnati permanentemente in opere di carità (i confratelli cosiddetti "attivi"). Sono diffuse in tutta la Penisola e la loro azione è diretta, da sempre, a soccorrere chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, con ogni forma di aiuto possibile, sia materiale che morale.